Il cane mi guarda, tiene tra i denti qualcosa. Un osso, una carota, una candela, non lo so. Mi guarda. Non è tanto bello, pare un bastardino, abbandonato forse, però sta fermo lì, mi guarda. Che vuole? E io che voglio da lui? Perché anche io sono ferma a guardarlo, senza niente tra i denti. Si siede, mi siedo anche io, rimaniamo a guardarci, senza niente da dire. Lui i denti li ha buoni e non ha problemi di dentista, di come fare ad andarci , a pagare. Io non li ho buoni e non ho i soldi per il dentista e me li tengo così. Gli dico:
– Che fai con quella cosa in bocca?
Direi che mi capisce, la poggia per terra, si accuccia, poi cambia idea, si alza e viene vicino a me, si accuccia ai miei piedi. Vorrà delle coccole, un paio di carezze, i cani sono così, come le persone distrutte, va bene una briciola di affetto da parte di chiunque. Ma io voglio fargli capire che non è così, e non mi piego, lo lasciò lì, ai miei piedi. Capirà. Invece pare non volere proprio niente e forse è lui che sta facendo capire qualcosa a me. Perché in realtà ho voglia di accarezzarlo e magari così lui mi guarda e mi è grato e mi fa provare qualcosa di carino. E invece no, mi irrigidisco e lo odio, perché mi sta mettendo in crisi e che vuole da me questo cane? Mi alzo stizzita e me ne vado, che si arrangi, lui e il suo osso o cosa diavolo era. E dov’è che sto andando? Non ho nessun posto dove andare, non mi interessa nessun posto, rallento, mi guardo intorno, rallento ancora, fino a fermarmi di nuovo. Mi poggio a un muretto, rimango in piedi, non so che fare. Quel cane odioso mi ha fatto venire una voglia odiosa di piangere e odio piangere. Mi rimetto a camminare ma dura pochi passi, come se avessi finito la benzina, e l’ho finita. Scivolo su un dissuasore in cemento e rimango lì seduta, a guardare le auto che passano. E quello arriva di nuovo, accucciato ai miei piedi col suo coso tra i denti.
– Ma che vuoi? Vattene!
Il cane lascia ciò che aveva in bocca, abbaia un paio di volte, sembra furioso. Furioso lui? Con me? Ma come osa?
– Vattene, cavolo, vattene!
Si allontana correndo, sparisce dietro l’angolo. Aspetto, so che tra poco sbucherà di nuovo. Ma non accade. Aspetto, e aspetto. Aspetto ancora. È tardi, le auto non passano quasi più, credo sia notte. Devo andare a casa ma l’ho venduta, per un piatto di lenticchie e non sono nemmeno Esaù, che sbaglio enorme. Inciampo nell’oggetto che ha lasciato il cane. Mi piego, al buio non vedo cosa sia. Prendo un fazzolettino dalla tasca e afferro quell’oggetto sconosciuto. Il cane mi ha lasciato una chiave e sopra c’è scritto canile municipale. E io lo so che l’ha lasciata per me. È lì che devo andare, è lì che va chi non ha più padrone. Ma io di padroni non ne voglio più e neanche quel cane. E se lui è riuscito ad andarsene portandosi dietro la chiave, lo posso fare anche io. E forse adesso ho capito, la chiave me l’ha lasciata per dirmi di non tornare a casa, per dirmi che una casa io non devo più averla, perché nessuna casa è casa mia se non sono io ad avere la chiave tra i denti. Un cane che dice tutte queste cose? Ma per favore. Il cane abbaia forte, scodinzola e si arrampica lungo la mia gamba. La vuole la carezza, alla fine, e vuole rimanere con me. Ce ne andiamo insieme e nessuno dei due ha più una chiave tra i denti.
Bellissima storia 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie mille per aver letto e per commento gentile 😊💜🌻
"Mi piace"Piace a 1 persona
Anche secondo me questo post è davvero bellissimo. Del resto, da te non mi aspettavo niente di diverso.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie 🙂🪻
"Mi piace""Mi piace"
Grazie a te per la risposta! Anche se non vale nulla rispetto al tuo, anch’io ho da poco pubblicato un nuovo post… spero che ti piaccia! 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma se sono accattivanti i tuoi post 😃🤩🩷
"Mi piace""Mi piace"
tra anime simili ci si fa sempre compagnia. L’importante è esserci, la casa si troverà o si costruirà.
"Mi piace"Piace a 1 persona
🙂💜💜💜
"Mi piace""Mi piace"